Marte, 3,6 miliardi di anni fa, era ricco di acqua con laghi e fiumi: la scoperta è avvenuta attraverso i dati raccolti dal robot Curiosity, inviato sul pianeta rosso dalla NASA il 6 agosto 2012. Il risultato ha sorpreso tutti i ricercatori: su Marte, c’erano tutti gli elementi necessari ad ospitare la vita.
Già nel 2010, era stato pubblicato sulla rivista “Nature Geoscience” un primo risultato dell’italiano Gaetano di Achille che, nel laboratorio di fisica spaziale e dell’atmosfera dell’università del Colorado, aveva lavorato con il geologo planetario Brian Hynek ad una prima ricerca che aveva riunito i dati osservati dal 2001 al 2010 dai satelliti di NASA ed Esa dall’orbita di Marte che confermavano la presenza di un grande oceano, di fiumi e laghi sul pianeta rosso.
Oggi, avviene un secondo risultato importante che va a sostenere ancor di più quello che tutti speravano: proprio nella zona dove Curiosity è atterrato, c’era probabilmente un lago in quanto sono stati raccolti e analizzati carbonio, idrogeno, zolfo, azoto e fosforo, tutti elementi che facevano di Marte “un habitat abitabile” e in grado di ospitare microrganismi capaci di ottenere da rocce e minerali l’energia necessaria per sopravvivere.
Culla della vita su Marte, il “lago di Gale” era simile al Trasimeno
Era simile al Trasimeno e alcuni laghi asiatici: il rover Curiosity rivela che il bacino di Gale su Marte era una struttura non profonda e con acque praticamente immobili. A spiegarlo in un’intervista all’Ansa e’ il geologo planetario Gian Gabriele Ori, direttore dela Scuola Internazionale di Scienze Planetarie (Irsps) dell’universita’ di Pescara, secondo cui molte caratteristiche dell’ex lago rimangono ancora misteriose. “Esistono molti analoghi sulla Terra – ha spiegato Ori – di quello che era il lago di Gale. Servirebbero ancora molte altre informazioni per identificarlo pienamente, dipende dal tipo di rocce che Curiosity trovera’ lungo il percorso, ma si trattava comunque di un bacino non profondo, analogo al Trasimeno o a molti laghi asiatici, e con acque quasi immobili“. Gli aspetti ancora da comprendere sono molti, come quelli relativi all’origine, probabilmente a causa di un impatto, l’eventuale presenza di fonti idrotermali dal sottosuolo e il ‘mistero’ del picco centrale.
“Il lavoro di Curiosity – ha aggiunto Ori – e’ prima di tutto geologico, come mai nessun rover prima di lui. Fa esattamente quello che farebbe un geologo sul campo, quindi un lavoro lento, che sara’ ancora molto lungo e dai cui ci aspettiamo ancora nuove importanti scoperte“. Il grande rover-laboratorio della Nasa e’ infatti dotato con i principali ‘attrezzi’ del mestiere del geologo, molto piu’ che del biologo in cerca di vita, e il suo obiettivo era proprio quello di atterrare su depositi lacustri. “Una conferma che dimostra che abbiamo raggiunto un ottimo livello di interpretazione geologica dai satelliti“, ha spiegato il planetologo, e aggiunto: “abbiamo potuto fare cosi’ la prima datazione in situ dei depositi sedimentari, un punto fermo da usare per confrontare tutti gli altri dati“. “Curiosity – ha concluso Ori – e’ un esploratore che sta facendo un ottimo lavoro, risulterebbe difficile per lui trovare prove dell’esistenza passata di vita, non ha gli strumenti adatti. Il rover ha usato un piccolo trapano per prendere campioni del suolo e a breve con ExoMars porteremo una trivella di 2 metri, uno strumento italiano che potra’ darci molte informazioni in piu’. L’importante era non fare il passo piu’ lungo della gamba, ad esempio portare un rover super complesso ma in un posto dove non c’e’ nulla da osservare o disperdere energie in troppi strumenti a scapito della mobilita‘”.
Marte era davvero un pianeta abitabile: la vita sulla Terra è arrivata dallo Spazio?
lunedì 9 dicembre 2013, 19:08 di Peppe Caridi
Se in passato Marte e in particolare l’antichissimo lago ospitato nel cratere Gale era potenzialmente in grado di ospitare forme di vita, come ha scoperto il rover laboratorio della Nasa, Curiosity, per gli astrobiologi il risultato conferma alcune teorie sull’origine della vita. ”Gli esperti che lavorano alla missione – osserva in una dichiarazione rilasciata all’Ansa l’astrobiologo John Robert Brucato dell’Osservatorio di Arcetri dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) – ipotizzano che l’antico lago presente nel cratere dove e’ atterrato Curiosity, fosse in grado di ospitare microrganismi chemiolitoautotrofi, capaci cioe’ di ottenere da rocce e minerali l’energia della quale avevano bisogno per vivere”.
Batteri simili sulla Terra, per esempio, prosegue Brucato, vivono nella solfatara di Pozzuoli e una delle ipotesi sulle origini della vita prevede proprio che siano stati questi i primi microrganismi nati sul nostro pianeta. C’e’ anche chi immagina invece, continua l’esperto, che i primi microrganismi siano stati fotoautotrofi, ossia traevano dalla luce l’energia per vivere. ”Non sappiamo come le prime forme di vita siano nate sulla Terra” sottolinea il chimico organico e biorganico Raffaele Saladino, dell’universita’ della Tuscia, che da anni conduce esperimenti sull’origine della vita. In ogni caso, aggiunge, ”la scoperta rafforza l’ipotesi che l’origine della vita sia associata alla presenza di acqua”. Nelle rocce del cratere Gale, tra gli altri elementi trovati, spiega, sono state individuate tracce di acqua e carbonio, ”due ingredienti importanti per la formazione della vita e anche se questa non e’ stata scoperta mostrano che li’ era possibile che si formasse”. Per il resto aggiunge, l’ipotesi dell’antica abitabilita’ del pianeta rosso e gli elementi individuati non sciolgono il grande dubbio su cosa si formi prima nelle cellule: ”se l’apparato genetico o il metabolismo”. Si immagina, spiega Brucato, che sulla Terra la vita sia nata in ambienti idrotermali oppure in presenza di pozzanghere perche’ negli oceani tutti gli ingredienti sarebbero stati troppo diluiti, oppure sulla superficie dei minerali. Vi sono anche ipotesi, secondo cui la vita sarebbe arrivata dallo spazio, oppure, conclude Brucato, che solo alcuni ingredienti siano arrivati da altre regioni del Sistema Solare, ‘seminati’ dai meteoriti o dalle comete. Secondo altre teorie i meteoriti, una volta caduti sulla Terra, potrebbero aver fatto da catalizzatori che avrebbero assemblato gli ingredienti fra loro dando origine agli elementi alla base delle cellule.
Sempre interessanti i tuoi post cara Ross, le teorie sono tante, chissà quale sarà quella giusta…..
Buona serata! 🙂
Grazie silvia, mauesta non è teoria perchè la sonda Curiosity ha veramente trovato treacce d’acqua e di vita, l’hanno detto anche i Tg. Ci pensi? milioni di anni fa’, magari, Marte era abitato.
Notte,notte
Hai visto il film missione sul marte??? Credo la vita origine non proviene dalla terra… ma siamo solo una parte degli essere viventi in questo universo… forse la specie più ignorante… cara Ross abbi una serena giornata.. Pif 😉
Sì, l’ho visto un paio di volte, il finale è bellissimo, e comunque penso sia fattibile che la vita sulla Terra sia iniziata come nel film e speriamo che anche la morte faccia parte di una qualche rinascita,
a volte ci penso ma cambio subito…pensiero.
Dolce notte ciao, Ross 😀
io personalmente non credo nella morte… speriamo che non sbaglio hahahahah
Cara Rebecca, vorrei anch’io non credere nella morte ma non ci riesco, 6 mesi fà l’ho “toccata con mano” quando il mio papà è spirato sotto i miei occhi, me l’ha portato via, e quindi la speranza in Dio combatte in me contro la famosa frase: polvere sei e polvere diventerai.
Mi auguro, comunque, che abbia ragione tu.
Un abbraccio
ne ho sentito già parlare su focus…..interessanti i tuoi post..brava ross…..buona giornata
Io Focus lo seguo sempre, anche perchè sono un’appassionata del settore, la scienza ed il mistero mi aiutano, ogni tanto, ad evadere dalla realtò.
Buona Domenica, Ross 😀
A me scienza e mistero ^aiutano ad ..essere nella realta’, davvero.
Da me hai scritto: “…anche se, per coloro che hanno perso tutto nell’alluvione il cuore diventa sordo”. Permettimi una battuta, Ross, ma una battuta sentita: “ma il vostro cuore e’ diventato…^sardo” (“traduzione”: ^solidale, con noi, grazie…di cuore).
Io andavo alle Novene di Natale perche’ mi sentivo – allora- obbligato dalla fede religiosa, mentre ora-pur se credo…- non mi sento obbligato, e contesto alle religioni il concetto di “precetto”. Ma ci andavo volentieri..per i canti d’avvento, che da ragazzino sentivo cantare dalla gente ed accompagnare dal sacrestano che era anche suonatore di armonium. Mai avrei immaginato, allora, che a 25 anni, avrei suonato per degli anni alle novene. Si’, gli stessi canti che da ragazzino ascoltavo. In casa, ricordo, me li provavo con la pianolina a ventola (si’, con dentro una ventola che manda l’aria alle linguette dei tasti…ce l’ho ancora quella pianolina).
Il Natale ha una tradizione di canti ricchissima. Per un post sulla Pasqua, invece, faticai un po’ a trovarne uno adatto, mentre per il Natale ce ne sono decine e decine, compresi incanti in sardo come “naschid’est” (e’ nato) e “notte de chelu”-notte celeste-. Che ti faccio sentire.
Ciao Ross 🙂
Marghian
“incanti”. “I…canti. Va bene che i canti di Natele, come “notte de chelu” sono un incanto.. 🙂
Ah, la canzone dice: “notte di cielo e’ questa, ogni cuore di allegria si sente abbondare, che’ nella grotta e’ nato il Bambino, dall’inferno per liberarci. E’ nato, e’ nato il Bambino, venite, venite tutti ad ammiarlo, venite ad ammirarlo , venite ad adorarlo e ad amarlo. Egli ha lasciato il cielo lucente (a bordo di una astronae aliena, per inserirsi nel seno di Maria, come nel tuo racconto? Ma cosi’ non sarebbe dio, obietterebbe qualcuno 🙂 ), e venuto e’ nella grottaa penare. Perche’ e’ figlioletto di povera gente, egli e’ il figlio del re divino. Sopra la paglia lo hanno messo, perche’ non c’era una culla per riposare. Ma gli angeli lo hanno corteggiato-seguito in corteo- , tra le stelle, lasciando un cammino-lasciando una scia-. E’ nato, e’ nato, il Bambino….”.
Curioso il fatto che noi, per dire “bambino”, si dica “pippìu” nel mio dialetto o “pitzìnnu” nel dialetto nuorese della canzone. Pero’, per il “gesu’ bambino” e solo in questo caso, diciamo “su Bambinu”. Ciao Ross 🙂
Marghian
Ma è dolcissimo questo canto! L’ho ascoltato con la tua ..traduzione simultanea..e quel bimbo: uno spettacolo. Grazie Margh, mi hai fatto un bel regalo!
ciao
Ah, “notte de chelu”, e’ un bel canto natalizio, per me talmente bello da competere con i canti conosciuti in tutta Italia (perche’ in latino ed in italiano). C’e anche “Naschid’est” (e’ nato), che ti faro’ sentire, ma aspetta un pochetto-come si dice in romanesco, o se preferisci “unu paghèddu” come si dice in sardo-, che’ la cerco nel mio blog, credo che sia in un post dello scorso Natale. Ti metto il link del post..anche perche’ li’ la traduzione c’e gia’ 🙂
Non ho trovato il post, ma ho rimediato questo video, e ti faccio la traduzione adesso.
NASCHID’EST- e’ nato-. cantata da Carla de Nule.
“Nato e’ nella capanna poverella di Bethlem, nella notte piu’ grande, del Cielo l’Alto Re. Gloria, Gloria, cantano in cielo lucenti angeli per l’Alto Re. “pace e vittoria”, con buon zelo, le anime povere cantan per te. E tutto d’intorno alla piccola capanna, di angeli si riempie. Una moltitudine benedetta, che essi, volando, la illuminano.
“Gloria, gloria”, ”cantano in cielo lucenti angeli per l’Alto re, “pace e vittoria”, con buono zelo, le anime povere cantan per te. E vennero i pastori, incantati sul :”credere..non credere…” e vedendo tutto quello splendore, affrettarono il loro passo”. “Gloria, gloria”, cantano in cielo luminosi angeli per l’Alto Re, “pace e vittoria”, di buon zelo, le anime povere cantan per te”. Ciao.
Marghian
E, scrivi che ti riscrivi, non mi ero accorto che e’ un nuovo post sulla possibile vita su Marte, dato che di Marte parla anche l’altro post 🙂
Siamo alle solite, fermo restando che il post e’ bellissimo…. siamo alle solite, nel senso che la NASA, da decenni, fa “tira e molla” riguardo a Marte. Ha ragione l’autore del libro “Ossimoro Marte” a titolare cosi’ la sua opera. “Ossimoro”: espressione fatta di due contrari, come “ghiaccio bollente”, “sbrigati ma fai piano”, “forse sicuramente e’ vero” e tante altre espressioni. “Ossimoro Marte”, perche’ da decenni la Nasa..”l’acqua c’e, l’acqua non c’e”, “la vita c’e, o c’era”, “la vita non c’e mai stata”. Proprio su questa ultima espressione mi voglio soffermare per citare la prstigiosa rivista “l’Astronomia”: “nel sito dove sta camminando la sonda “spirit” c’era tanta acqua in passato”. La stessa rivista, in un numero successovo, ha scritto. “non c’e stata mai l’acqua, nemmeno in un lontano passato…”. Ancora la rivista, su quel sito. “pare che l’acqua li’ fosse abbondante, un tempo..”.
Altra cosa strana…un pianeta che per milioni di anni e’ stato geologicamente, e forse biologicamente attivo, non ha metano, a detta degli studi condotti dalla NASA. Strano davvero, anche perche’ questi materiali vengono trovati perfino nei meteoriti ed un pianeta come Marte non li contiene? Mah.
Io, sulle sonde che vengono inviate su Marte, non dico mai e poi mai che “sono soldi sprecati”, perche’ da appassionato di queste cose, riconosco l’utilita’ delle ricerce di questo tipo e la inevitabile “ricaduta tecnologica sul nostro quotidiano; pero’, dopo tante missioni su Marte, sentendo sempre che “forse c’era acqua”, mi vien da pensare “soldi sprecati” perche’, continuando cosi’, si spenderanno altri miliardi di dollari e si dira’ ancora “l’acqua c’era…forse chissa’..o forse no…”. le sonde automatiche, a questo punto, sono una spesa utile, ma solo perche’ cosi’ si prepara il futuro sbarco e permanenza di uomini. E forse solo allora si dira’, una volta per tute, come stanno veramente le cose circa Marte. Ciao 🙂
Marghian
Bè ma, se non ho capito male, sembra che questa volta Curiosity l’abbia veramente trovata, la faccenda del metano, invece non mi è molto chiara, vuoi dire che il fatto che non si trovino tracce di metano annulla quello di aver trovato acqua? Mah, magari nascosto da qualche parte, c’è anche lui.
ps. hai ricevuto la mia ultima email?
ciao ciao, Ross 😀
Aggiungo ancora una cosa. E’ prudente parlare solo di “microorganismi” per Marte, anche se non approvo che si parli solo di “qualche elementare forma di vita” riguardo ai pianeti extrasolari. Avviene proprio che, infatti, si dica “un pianeta simile alla terra, e forse c’e qualche elementare forma di vita….”. per Marte posso comprendere che si dica cosi’, ma per un pianeta distante decine di anni luce-quando questo sembra avere condizioni simili a quelle terrestri-..chi siamo noi per dire con certezza che li’ la vita, se c’e, e’ per forza solo allo stadio elementare? Nemmeno per Marte, poi, possiamo giurare che la vita fosse solo microbica. Certo, magari li’ la vita non ha portato alla comparsa di esseri come le tigri, i cavalli o gli uomini. Ma possiamo domandarci: se Marte ha avuto un passato cosi’ “glorioso”, perche’ non pensare che la vita possa avere avuto anche una certa evoluzione? Diciamo, per amore di prudenza, che su Marte possono esserci stati organismi simili ai trilobiti, o alle meduse; o forse ancora, esseri ad un livello ancora piu’ complesso come i pesci o gli insetti. “Nulla osta…” nulla lo vieta, per ora.
Marghian
Su Marte c’era l’acqua, e spero ci sia ancora. Sotto il ghiaccio del polo-sud o nord-, magari c’e un lago sotterraneo dove ci nuotano anche dei bei pesciolini…magari e’ cosi’.. 😆
Ciao Ross. Si’, Francesco di Assisi e’ fra gli uomini piu’ saggi che siano passati sulla Terra (non pensare pero’ che era un alieno, eh? Scherzo.. 🙂 ). Un religioso orientale di lui direbbe: “aveva raggiunto la perfezione, non ha avuto piu’ bisogno di reincarnarsi…”. E lo ha detto davvero un sacerdote indu’, per Madre Teresa. “Questa e’ l’ultima volta che vediamo l’anima di questa donna su questo pianeta…ed io faro’ una offerta alla dea per questa grande anima…”. I buddhisti nutrono una grande ammirazione per Francesco d’Assisi.
Riguardo al mio “poco dormire”, beh… io sto bene cosi’, ma non riesco piu’ a coricarmi alle due, due e mezza per fare dei posts. Cerco di rientrare in un orario che non superi di molto la mezzanotte. Comunque, io mi aiuto con il riposo pomeridiano, che faccio nei giorni che ho il pomeriggio libero, ovviamente salvo impegni.
Continuo a pensare che mia nipote non ha ragione, per il semplice fatto che se da un lato “non mi cambia la vita”, da un altro il pensare ai misteri dell’universo mi riempie di entusiasmo. Figurati se vengo a sapere che qualcosa c’e davvero, oltre le mere ipotesi. Credo che mi riempirebbe di gioia. Cosi’ come succede quando si parla di scoperte archeologiche, paleontologiche o astronomiche. “Pianeta extrasolare nel sistema di Alpha Centauri”. Cosa mi cambia? Gia’ l’attenzione, l’entusiasmo e l’interesse sono essi stessi un cambiamento. “Passsione, interesse, entusiasmo”..a prescindere da quanto ti sia utile per la giornata.
Allora..gli scettici hanno ragione, scientificamente non si puo’ affermare una cosa senza averla vista. Vero e’ pero’ che in molti casi l’assenza di evidenza non significa necessariamente evidenza…dell’assenza. Come per l’esistenza dell’anima. Non esiste una strumentazione scientifica in credo di rilevarne la presenza. Ma questo non significa (assenza di evidenza) che l’anima non esista (evidenza dell’assenza).
“Possibilismo” e’ la parola che io uso su di me. Credo che ^possa esistere Dio, credo che ^possa esserci un al di la’, o che ^possa esistere a poche centinaia di i anni luce da noi un’altra civilta’ evoluta. “Che possa”, non “e’ perche’ lo credo per fede”. Non ho questo dono-della fede-.
Beh, un po’ “san tommaso” lo sono anche io, a differenza di lui che magari non valutava la possibilita’ di cio’ a cui credette dopo aver veduto. Io, a differenza di lui, “non la credo, una determinata cosa, ma lo ritengo possibile. Sulla questione di Dio e dell’aldila’, io non uso per me la parola “fede”, la la parola “speranza”. Chi ha fede non formula dubbi-si fida…- mentre io semplicemente ci spero, pur con tutti i miei dubbi e controdubbi. Ciao, Ross 🙂
Marghian
Ciao Ross…
preferirei che la Terra fosse più amata e rispettata…
Marghy è un profondo osservatore a quanto vedo…già lui di cose “astrali” ne capisce!!!
Io no… 🙂
Ti abbraccio caramente augurandoti un sereno momento di festività…compresa la Befana.
a presto
vento
E’ giusto così, ognuni di noi è profondo osservatore di ciò che ne capisce di più, lui per le cose “astrali” come dici tu, mentre tu per le bellissime poesie che pubblichi, io..non l’ho ancora capito! ehehehe
Grazie per gli auguri , che ricambio affettuosamente, soprattutto per quelli del sei Gennaio……
baci baci
Ciao Ross. Venendo all’argomento del post, non prima di aver salutato anche Ventice’, ciao :), e non prima di scrivere che “ognuno di noi ha il suo specifico “sapere”, ma limitato ta tanto, tanto “non sapere”. La mia “profondita’” e’ ben poca cosa, rispetto a quella del cosmo e delle cose da sapere su di esso. Come profondo, forse di piu’, e’ l’animo umano, nel quale si immerge il poeta per uscirne con la sensazione di “dover andare ancora piu’ a fondo” per capire meglio…vero, Vento? 🙂
Una frase che avevo sentito in televisione, tratta da una poesia piu’ lunga, diceva: “conosco tutto, fuori che me”.
/Passera’ ancora del tempo, Ross, fino a che si sapra’ davvero come sono andate e come vanno le cose su Marte. Credo che la NASA, o l’ESA, od …i cinesi, annuncieranno ancora scoperte e sementite. “Curiosity” trova degli indizi interessanti, e altri se ne troveranno. Ma rimangono comunque delle conoscenze labili, passibili di correzione non appena viene rilevato un dato in piu’, un particolare in piu’. Molte cose, circa le osservazioni fatte dalle sonde automatiche, orbitanti od operanti sul suolo di Marte, sembrano passare nel dimenticatoio, come ad esempio “la neve su Marte” che avrebbe visto la sonda “Phoenix”, che atterro’ su Marte il 25 di maggio del 2008 nei pressi del polo settentrionale-Nord- del pianeta (feci un post in proposito). Si parlo’, allora di “neve d’acqua”. Tieni conto del fatto che eventuali precipitazioni di neve di anidride carbonica – il“ghiaccio secco” veniva gia’ presa in considerazione dagli scienziati. Non solo, un piede della sonda venne bagnato da delle goccioline, quando atterro’. Giornali, siti web, eccetera non parlavano d’altro.
“acqua liquida a pochi centimetri dalla superficie”. E poi…ed oggi ancora si dice ”chissa’ se c’e acqua liquida su Marte”. Io e tanti altri ci eravamo illusi: quelle goccioline dimostravano che l’acqua liquida c’ era. Ed invece..silenzio assoluto, cui ha fatto seguito la disillusione. Certo,”quelle gocce possono essere qualcos’altro..”come fu anche detto. Vedi? Da “Phoenix” (e da ancora prima) a “Curiosity”, nulla -o quasi- di nuovo sotto il sole. Di Marte, naturalmente. O forse, per sapere se c’e qualcosa di nuovo, sotto il sole di Marte bisogna viverci almeno per qualche mese, non solo farci camminare dei robots. Quando sara’? “Deus ‘dd’ad a’ isci’ (lo sapra’ Dio). Ciao Ross 🙂
Marghian
Ciao Ross… ti auguro un sereno Natale colmo d’amore… ci sentiamo dopo le feste con amicizia Rebecca
Evviva la vita tanti auguri sereno Natale e buone feste Grazie